I. La Corte costituzionale con la sentenza in rassegna ha dichiarato l’infondatezza delle questioni di legittimità prospettate in relazione agli art. 4, 1° comma, e 6, 1° comma, d. leg. 2 ottobre 2018 n. 121, censurate in quanto la regolazione dell’accesso alle misure penali di comunità stabilita dalle disposizioni censurate era apparsa illegittima non solo per l’inadeguatezza del relativo ampliamento, ma anche per la stessa previsione di limitazioni rigide all’ammissibilità di tali misure con riferimento ai condannati minorenni, in contrasto con le preminenti finalità di risocializzazione che debbono presiedere all’esecuzione penale minorile.

In particolare, l’art. 4, 1° comma cit. prevede che sla pena detentiva da eseguire non supera i quattro anni il condannato può essere affidato all’ufficio di servizio sociale per i minorenni. L’art. 6, ...