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30 | 09 | 2024
La sorte della disposizione testamentaria cui è apposta una condizione sospensiva di cui il testatore impedisce l’avveramento
di Alessandro Palmieri
Cass., sez. II, ord. 18 settembre 2024, n. 25116; Pres. Di Virgilio, Rel. Grasso
La pronuncia qui riportata ha enunciato il seguente principio di diritto: “ove il testatore, dopo avere apposto una condizione sospensiva, dipendente anche dalla sua volontà, alla disposizione testamentaria, ne impedisca l’avveramento, la disposizione testamentaria, ove non revocata, resta pienamente efficace”. I giudici della legittimità, pur escludendo l’applicabilità dell’art. 1359 c.c. (come aveva fatto la sentenza d’appello) che non è riferibile ai negozi giuridici unilaterali, ritengono che nella vicenda sottoposta al loro vaglio ci si trovi al cospetto di una condizione legittimamente apposta (il de cuius lasciava il suo patrimonio a due nipoti, sempre che si impegnassero ad accudirlo vita natural durante) ma revocata per volontà dello stesso testatore (che non aveva voluto essere assistito dalle persone indicate). In motivazione si evidenzia altresì come non sia utilmente invocabile nel caso in ...
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