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25 | 11 | 2024

Civile

Interpretazione del contratto: ci si arresta al criterio letterale ove non si riscontrino ambiguità nelle parole ed espressioni usate

di Raffaella Antonia De Rosas

Cass., sez. II, ord. 12 novembre 2024, n. 29161 Pres. Orilia, Rel. Mondini

Note e commenti

La Suprema corte ha enunciato il seguente principio di diritto: “nell'interpretazione del contratto, il primo strumento da utilizzare è il senso letterale delle parole e delle espressioni adoperate, mentre soltanto se esso risulti ambiguo può farsi ricorso ai canoni strettamente interpretativi contemplati dall'art. 1362 all'art. 1365 c.c. e, in caso di loro insufficienza, a quelli interpretativi integrativi previsti dall'art. 1366 c.c. all'art. 1371 c.c.”.

Tale affermazione ricalca fedelmente quanto statuito da recenti arresti di legittimità (cfr. Cass. 23 maggio 2022 n. 16621, ForoPlus; 11 novembre 2021, n. 33451, Foro it., Rep. 2021, voce Contratto in genere, n. 345). Si è altresì evidenziato che, ove le parole ed ...

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