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24 | 11 | 2020
Benefici in favore delle vittime della criminalità organizzata: la Cassazione delinea i contorni della nozione di “totale estraneità” ad ambienti e rapporti delinquenziali
di Maria Vittoria Maltarello
Cass., sez. VI, ord. 29 ottobre 2020, n. 23844; Pres. Esposito, Rel. Ponterio
In occasione della pronuncia qui riportata, la Cassazione è stata chiamata a chiarire quale sia l’estensione della nozione di “totale estraneità” rispetto ad ambienti e rapporti delinquenziali, requisito previsto ex art. 1, 2° comma, lett. b), l. 302/90 quale conditio sine qua non per la concessione dei benefici in favore delle vittime della criminalità organizzata.
Nella vicenda esaminata dall’ordinanza 29 ottobre 2020, n. 23844, la Corte d’appello di Reggio Calabria, in accoglimento dell’appello principale del Ministero dell’interno e in riforma della pronuncia di primo grado, aveva respinto la domanda, volta ad ottenere i benefici in favore delle vittime della criminalità organizzata, avanzata dai familiari della vittima di un omicidio pacificamente ritenuto riconducibile ad un episodio di vendetta trasversale di matrice mafiosa.
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